Asservimento dell’intera funzione amministrativa: corretta qualificazione giuridica del fenomeno criminale
Diritto Penale
L’Autrice analizza uno dei fenomeni corruttivi più diffusi nel nostro Paese ovvero il cosiddetto asservimento dell’intera funzione amministrativa o messa a libro paga del pubblico funzionario, interrogandosi se tali comportamenti debbano essere ricondotti nel delitto di corruzione per l’esercizio della funzione, di cui all’articolo 318 c.p. o nel diverso reato di corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio disciplinato dall’art. 319 c.p. Dopo aver esaminato entrambi i citati reati, e le modifiche normative susseguitesi a partire dalla Legge n.86 del 1990, l’Autrice evidenzia l’esistenza di un contrasto giurisprudenziale in ordine alla corretta qualificazione giuridica delle condotte di asservimento della funzione amministrativa, rilevando tra l’altro come una recentissima sentenza, la n. 4486 del 29.01.2019 ritenga che le stesse siano certamente da ricondurre nel delitto di corruzione per l’esercizio della funzione di cui all’art. 318 c.p.
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Marta Schiavo
Si è laureata in giurisprudenza presso l’Università di Trento nel 2013. Abilitata all’esercizio della professione forense nel 2015, praticando la professione in ambito penalistico dal 2015 al 2019. Ha svolto il tirocinio formativo ex art. 73 del D.L. 69/2013 presso il Tribunale Penale di Trento dal 15.01.2014 al 15.07.2015. Ha conseguito il diploma di specializzazione nelle professioni legali presso le Università di Trento e Verona. Idonea a concorso di magistratura ordinaria indetto con D.M. 31/05/2017.
Di seguito è riportato il sommario della video lezione:
1) Il fenomeno corruttivo: repressione normativa.
2) Art.318 c.p.: corruzione per l’esercizio della funzione.
3) Art. 319 c.p.: corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio.
4) Asservimento dell’intera funzione amministrativa: corretta qualificazione giuridica.
5) Conclusioni.
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